Pagelle Parigi-Roubaix 2021: Sonny Colbrelli primo della classe in una giornata in cui fioccano i dieci! Wout Van Aert grande sconfitto

Sonny Colbrelli (Bahrain-Victorious), 10 e lode: Altra perla in questo straordinario 2021 per il campione europeo. Il bresciano corre di anticipo, con coraggio, gestendosi poi con intelligenza quando su di lui rientra Van Der Poel, al quale non concede praticamente mai un metro, andando puntualmente a riprenderlo quando il fenomeno neerlandese prova il forcing nei momenti più duri. Un capolavoro anche tattico, con una gestione perfetta dei tempi e dei modi fino alla volata conclusiva, gestita alla perfezione fino all’urlo liberatorio che lo consacra primo italiano del nuovo millennio a trionfare nell’Inferno del Nord.

Florian Vermeersch (Lotto Soudal), 10: Classe 1999, il talentino belga corre da corridore navigato anticipando, risparmiandosi, attaccando e difendendo sino a sfiorare un successo straordinario. Una giornata eccezionale per un corridore di cui decisamente si parla troppo poco, ma che oggi ha fatto chiaramente capire di essere già pronto per risultati di grandissimo spessore.

Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Fenix), 10: Una prestazione eccezionale per un corridore che arrivava con grandi incognite, ma che non ha esitato a prendere in mano la situazione, correndo come il grande favorito che con il passare dei chilometri è diventato. Nel finale era stremato, ma ha continuato a tirare, spingere, scattare e rilanciare fino ad arrivare esausto ad una volata presa in testa, ancora come l’uomo più temuto, ma inevitabilmente conclusa ultimo. Restano gli applausi e il ringraziamento per essere stato grande protagonista di una corsa che grazie a lui è stata ancora più emozionante.

Gianni Moscon (Ineos Grenadiers), 10: Corsa perfetta del trattore della Val di Non, sconfitto forse solamente dalla sfortuna. Senza la foratura e la caduta sarebbe riuscito a resistere al ritorno degli avversarsi? La matematica dice di sì, anche se ovviamente non è un discorso così lineare… La sua resta tuttavia una prestazione straordinaria, con una azione iniziata da lontanissimo, nella quale abbiamo tutti oggi ritrovato uno dei corridori più forti e completi del panorama internazionale.

Guillaume Boivin (Israel Start-Up Nation), 8: Anche qui la sfortuna ci mette lo zampino, altrimenti il canadese era sempre stato presente nei momenti chiave, reggendo bene alle trenate di Mathieu Van Der Poel e Sonny Colbrelli, proponendosi più volte per rientrare, oltre a non essersi mai tirato indietro quando bisognava tirare, malgrado avesse un compagno davanti. Magari non avrebbe vinto, ma meritava di giocarsela fino alla fine…

Tom Van Aesbrock (Israel Start-Up Nation), 7,5: Lotta, stringe i denti e fa quel che può quando gli altri attorno a lui si danno battaglia. Resiste finché ne ha, concludendo con una splendida top 10 che ne conferma tutte le qualità in queste corse.

Jonas Rutsch (EF Education – Nippo), 7: Un altro di quelli che stringono i denti e lottano con grande tenacia, malgrado ormai la loro corsa sembri finita. Staccato dai primi, poi anche dagli inseguitori e dagli inseguitori degli inseguitori, non molla e resta nel mezzo, correndo con grande generosità fino a chiudere a ridosso della top ten, ma in lotta fino alla fine per la quinta posizione.

Heinrich Haussler (Bahrain-Victorious), 7: L’esperto australiano corre di rimessa, proteggendo a distanza il suo capitano, cercando di inserirsi negli scatti e nelle azioni degli avversari. Se non riesce a seguire Van Der Poel nella sua sfuriata iniziale, è poi pronto a seguire tutti gli altri per poi chiudere con il decimo posto finale.

Christophe Laporte (Cofidis), 6,5: Ha il merito di non mollare mai, tra i pochi che provano a fare qualcosa quando in gruppo non si riesce a trovare un accordo per inseguire. Alla fine è uno dei quattro che riesce ad allungare per tentare un inseguimento ormai disperato, ma che consente comunque di giocarsi un bel piazzamento e chiudere con una sesta posizione che è tutt’altro che banale da conquistare, specialmente in una giornata come questa.

Yves Lampaert (Deceuninck-QuickStep), 6: Più volte colpito dalla sfortuna, è comunque di gran lunga il migliore della corazzata belga che oggi affonda sotto i colpi degli avversari e di una dea bendata oggi piuttosto capricciosa. Alla fine chiude quinto, confermando ancora una volta di essere uno dei più forti in assoluto sul pavé, nonché uno dei più tignosi.

Greg Van Avermaet (Ag2r Citroën), 6: Sapendo di non essere al livello dei migliori, prova a giocare di anticipo, correndo poi di rimessa. Non avrebbe vinto, ma un piazzamento era ampiamente alla sua portata, fino a quando una sfortunata caduta lo costringe a salutare ogni sua speranza.

Wout Van Aert (Jumbo-Visma), 5: Il grande sconfitto. Anche per lui qualche episodio che chiaramente ha condizionato la sua corsa, ma la delusione è comunque tanta, anche per non aver saputo affrontare la situazione di petto, cercando di restare a galla, senza tuttavia il colpo del campione che da uno come lui ci si poteva aspettare. Una grande occasione sprecata, in cui conferma comunque le difficoltà emerse la scorsa settimana ai Mondiali. La sua stagione è stata probabilmente troppo lunga e densa di appuntamenti.

Tra cadute, scivolate e forature, oggi la giornata è stata pesantemente condizionata dalla sfortuna per gran parte del gruppo. Considerato anche quando e come la corsa è esplosa, diventa anche impossibile tenere conto o venire a conoscenza di ogni episodio. Per questo, abbiamo deciso di non assegnare altri voti.

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